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Questa esperienza Sanremese sta rischiando di procurarmi più “danni” della mia recente operazione al menisco. Niente di negativo sotto il profilo concettuale ma di sicuro l’impegno è diventato stressante e portatore di ansie prestazionali.
Non equivocate, uno come me non pensa mai di giocarsi la vita in una competizione, ma coinvolto da un vento organizzativo che intende riportare la musica, almeno quella sanremese, al centro dell’attenzione mi sto preparando come per disputare la finale della Coppa dei Campioni.
Giovedì 19 ho fatto la prima prova sul palco del Teatro Ariston e nonostante tutti quanti, noi, tecnici e televisivi, stessimo testando impianti e sensazioni un bel brivido mi è corso lungo il filone della schiena.
sanremo2004_01La mia canzone, anzi la mia “bambina” è piena di energia e l’arrangiamento per 81 musicisti bravi ed entusiasti crea un clima che muove naturalmente le frattaglie anche agli addetti ai lavori rotti da anni a tutte le esperienze.
Il palco è uno stadio, l’orchestra forma un anfiteatro naturale in mezzo al quale mi sento come un cristiano in attesa dei leoni. A darmi quel pizzico di incoscienza che è indispensabile in situazioni del genere, ci sarà la Blues Brothers Band. sanremo2004_01Si, proprio quelli dei Film… e tra loro almeno cinque grandi “storici” integreranno la colorata delegazione soul che dagli States sbarcherà a Sanremo il 29 di Febbraio.
L’intento è quello di scuotere, almeno per noi lì dal vivo, la tradizionale e marmorizzata platea preda spesso della sindrome colombifera e lacrimosa proveniente dall’eterna storia Sanremese.
Il pezzo che porteremo ci rappresenta benissimo e senza essere un contorcimento cantautorale va dritto al cuore di chi pensa che la musica suonata e sudata sia ancora importante.
C’è però un problema, non so ancora come mi vestirò. Se fosse per me ci andrei così in tuta e scarpe da tennis. Ma sono affettuosamente circondato da parenti e professionisti che non fanno altro che ricordarmi quanto anche il look sia importante. Lo so che hanno ragione loro, ma sono talmente impegnato a realizzare questo CD Internazionale, contenente non solo 8 inediti miei ma anche 6 interpretazioni di grandi brani della storia del pop mondiale, che non ho avuto nemmeno il tempo per provare un calzino.
Vada come vada, ora stiamo per tuffarci nella settimana più folle e vacua della storia della musica. Almeno sarò circondato da tanti giovani artisti negli occhi dei quali potrò leggere lampi familiari di quando ero ragazzo.
E così mi sentirò di nuovo in gara con qualcosa, per qualcosa e forse, perché no, per qualcuno che avrà voglia di leggere le righe di questo diario che non finisce sicuramente qui.

Andrea

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